Note Degustative
Rosso porpora intenso il colore, con riflessi violacei alla vista. Al naso emergono note di frutta scura matura, poi affiancate da sentori territoriali e varietali erbacei, salmastri e vegetali. Non trascurabile è la traccia speziata. Il palato è ben bilanciato tra frutto e complessità terziaria. Lunga la persistenza.
Vinificazione
Il Bolgheri Superiore 'Tenuta Hortense' di Fratini è una novità nel panorama di Bolgheri. Lenologo di Tenuta Hortense, racconta i passaggi principali per produrre il suo 'disegno': un percorso che parte dalla vigna dove si è definito un preciso vigneto di cabernet sauvignon particolarmente elegante nel tratto tannico-minerale, in cantina fermentazione con lieviti spontanei, lunga macerazione sulle bucce e affinamento per 18 mesi in fusti da 500 litri. Oltre al cabernet sauvignon che è il vitigno principale, sono piccole percentuali degli altri vitigni bordolesi, cabernet franc e merlot che possono entrare nel blend a contribuire al disegno perfetto di eleganza e dinamica gustativa'. Un vino destinato a far epoca.
Abbinamenti
Ottimo con i primi piatti della cucina toscana come tortelli al ragù di chianina, perfetto anche con pesce al forno, arrosto di vitello, formaggi a pasta dura semi-stagionati e stagionati
Tenuta Hortense
Fondata nel 1999 e venduta nel 2016, Tenuta Argentiera ha rappresentato (se vogliamo) la rampa di lancio dei fratelli Corrado e Marcello Fratini nel mondo vitivinicolo. Dopo aver venduto, per lappunto Tenuta Argentiera, allimprenditore austriaco Stanislaus Turnauner, i due fratelli si sono rimessi subito in pista con un nuovo progetto, che risponde oggi al nome di Tenuta Hortense. 1100 ettari complessivi, dei quali dieci impiantati a vigneto: il panorama è sempre quello di Bolgheri, per cui ci troviamo per lesattezza a Castagneto Carducci, nel comune di Donoratico, dove tra i filari di Tenuta Hortense sono annoverate le varietà vitate tipiche del bordolese, quali cabernet franc, cabernet sauvignon e merlot. Tra tutta la superficie a disposizione, la scelta dei dieci ettari vitati non è stata per nulla casuale, bensì ponderata grazie anche allaiuto di esperti consulenti del calibro di Eric Boissenot, collaboratore di importanti chateaux di Bordeaux, quali Lafite-Rothschild, Margaux e Mouton-Rothschild, ed Emiliano Falsini, consulente di importanti realtà italiane appartenenti ai territori del Barolo e dellEtna. Tra i filari tutto è stato impostato con la massima attenzione, per cui nel massimo rispetto di ambiente, natura, ecosistema e biodiversità, le singole parcelle possono godere di impianti di irrigazione allavanguardia, e ogni singola pianta viene curata con estrema meticolosità. Dopo la vendemmia, eseguita esclusivamente a mano, le uve arrivano in cantina per essere vinificate e lasciate fermentare esclusivamente a opera dei soli lieviti indigeni. In seguito, linvecchiamento viene svolto in tonneau di rovere. Prendono vita in questa maniera bottiglie capaci di toccare i più altri standard qualitativi: vini che raccontano tutta quella che è la straordinaria eccellenza del territorio bolgherese.
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