RÉGNARD

Bienvenues Bâtard Montrachet Grand Cru 2017 - Régnard

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Scheda tecnica

Tipologia: Bianco
Annata: 2017
Formato: 0.75LT
Denominazione: Bienvenues-Bâtard-Montrachet AOC
Vitigni: Chardonnay 100%
Gradazione: 13,00%
Temperatura Servizio: 12°/14°C
Affinamento: 12 mesi in bottiglia
Abbinamento: Crostacei, Primi di pesce, Secondi di carne bianca, Secondi di pesce
Nazione: Francia
Regione: Borgogna
Note degustative
Un vino di grande eleganza che si esprime al naso con note tropicali e punte di pietra focaia. Al palato è di incredibile persistenza giocata su aromi burrosi, sapidi e amari nel finale.
BIENVENUES-BÂTARD-MONTRACHET è un piccolo Grand Cru nel comune di Puligny Montrachet confinante con il Grand Cru Bâtard–Montrachet e il Premier Cru «Les Pucelles». L’origine della denominazione risale al Medioevo, più precisamente al 31 luglio del 1937. SUPERFICIE: 3.57 ettari SUOLO: argilloso - calcareo scuro, profondi e, ai piedi dell pendio, più argillosi. ETÀ: vigne di 35 anni. UVE: 100% Chardonnay.
Perfetto con piatti di pesce e crostacei di una certa struttura, come le aragoste o l'astice, ma sarebbe anche azzeccato abbinato ad un petto di pollo con salsa ai funghi e al foie gras.
Albert Pic
La Maison La Maison Régnard è una delle realtà vitivinicole più antiche e più prestigiose di tutta la Borgogna francese. Fondata nella seconda metà del XIX secolo, nel 1860 per la precisione, la cantina è nata per mano di Zéphir Régnard, e soprattutto è da considerarsi al momento una delle più importanti imprese vitivinicole borgognone, possedendo svariati appezzamenti vitati nella regione del Mâconnais, ovvero nella zona più a sud della Borgogna, da cui ricava quelli che possono essere considerati come alcuni tra i migliori Chablis di tutto il mondo. Il cuore pulsante della maison è, tuttavia, da identificare con l'appellation Pouilly Fuissé AOC, nel cui territorio è situato quello che è il centro operativo principale dall’azienda stessa, ancora radicato nello storico Clos du Pavillon, le cui cantine risalgono addirittura al XVIII secolo, al lontano 1755 per l’esattezza. Passata nel 1984 nelle mani della famiglia De Ladoucette, la maison, proprio in seguito al cambio di proprietà, ha attraversato un importante periodo di recupero e di ristrutturazione, durante il quale sono stati restaurati tanto il castello quanto i vigneti, tra cui ben sette appezzamenti sono classificati come Grand Cru. In vigna, ogni fase lavorativa è volta a rispettare ambiente, natura ed ecosistema, e le viti sono curate meticolosamente, così da arrivare a raccogliere uve pregiate, concentrate e schiette. In cantina, impiegando le più moderne tecnologie enologiche e innovando i processi produttivi senza però mai surclassare quelle che sono le più antiche tradizioni territoriali, e soprattutto sempre rimanendo sulla scia di quello che nel corso dei secoli si è affermato come lo stile tipico della cantina, sono prodotti vini da anni rinomati in tutto il mondo. Con etichette caratterizzate da grande eleganza e da un passaggio in legno sempre puntualmente misurato e calibrato al cesello, mai vengono prevaricate le peculiarità più evidenti dei singoli cru, e ogni più piccola sfumatura organolettica viene esaltata in vini semplicemente straordinari.
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