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ORNELLAIA

Le Serre Nuove 2018- Bolgheri Doc - Ornellaia

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Scheda tecnica

Tipologia: Rosso
Annata: 2018
Formato: 0.75LT
Denominazione: Bolgheri DOC Superiore
Vitigni: 33% cabernet sauvignon, 32% merlot, 18% cabernet franc, 17% petit verdot
Gradazione: 14,00%
Temperatura Servizio: 16/18°C
Affinamento: Barrique per 15 mesi
Abbinamento: Secondi di carne bianca, Secondi di carne rossa
Nazione: Italia
Regione: Toscana

Premi e riconoscimenti annata

James Suckling 2018 96 / 100
Wine Spectator 2018 92 / 100
Gambero Rosso 2018 2 Bicchieri
Robert Parker 2018 94 / 100

Premi e riconoscimenti altre annate

Note degustative
Caratterizzato da un vivace colore rosso rubino, Le Serre Nuove dell’Ornellaia 2018 si rivela un vino di grande complessità aromatica, peculiarità distintiva dell’annata. Nel bicchiere si sprigionano profumi di frutti di bosco, mora, lampone, ciliegia rossa, accompagnati da sentori floreali di rosa selvatica e note speziate di pepe rosa e liquirizia. All’assaggio il vino si presenta di buona struttura tannica, avvolgente ed equilibrato, con un finale croccante e sapido.
Dopo anni in cui l’inverno sembrava farsi dimenticare, il 2018 ha riportato alla normalità le condizioni climatiche, con temperature sotto lo zero sufficienti affinché le viti iniziassero il loro meritato riposo invernale. La primavera sarà ricordata come una delle più piovose della storia, con precipitazioni tre volte superiori alla media stagionale e con temperature elevate ad aprile. Nonostante il germogliamento tardivo, le condizioni climatiche e la rapida crescita dei germogli hanno permesso alle viti di recuperare il ritardo anticipando la fioritura di un’intera settimana. Per tutto il mese di maggio e, anche se in misura minore, in giugno, le precipitazioni si sono mantenute superiori alla media, con una tregua a luglio: mese caldo e asciutto. L’invaiatura è avvenuta fra il 22 e il 25 luglio e il mese di agosto è stato caldo come l’anno precedente, ma leggermente più piovoso. Gli zuccheri e l’acidità si sono sviluppati lentamente, mentre gli acini, a causa degli alti livelli di acqua presenti nel terreno, hanno raggiunto dimensioni maggiori. A settembre il tempo è stato caldo e senza precipitazioni. Le temperature sono state più alte della media stagionale, ma le notti più fresche hanno permesso alle viti di recuperare e preservare gli aromi e l’acidità. La vendemmia dei rossi è iniziata il 31 agosto con i Merlot, per concludersi l’8 ottobre con i vitigni più tardivi.
La raccolta è avvenuta a mano in cassette da 15 kg ed i grappoli sono stati selezionati su un doppio tavolo di cernita prima e dopo la diraspatura e sottoposti al termine ad una pigiatura soffice. Dal 2016, oltre alla selezione manuale è stata introdotta quella ottica per aumentare ulteriormente la qualità della selezione. Ogni varietà e ogni parcella è stata vinificata separatamente. La fermentazione alcolica ha avuto luogo in tini di acciaio inox a temperature tra 26-30°C per due settimane alla quale è seguita la macerazione di circa 10-15 giorni. La fermentazione malolattica è iniziata nei tini di acciaio, ed è giunta a termine dopo il trasferimento in barriques (25% nuove e 75% di secondo passaggio). Il vino è rimasto in barriques nella cantina di Ornellaia a temperatura controllata per un periodo di circa 15 mesi. Dopo i primi 12 mesi è stato effettuato l’assemblaggio e quindi reintrodotto nelle barriques dove ha trascorso altri 3 mesi. Il vino rimane in bottiglia sei mesi prima dell’introduzione sul mercato.
Ornellaia
Fu nel 1981 che il marchese Lodovico Antinori, cugino di Piero Antinori, fondò la Tenuta Ornellaia, nel cuore dell’areale di Bolgheri, a pochi chilometri dalla costa mediterranea. Con la prima vendemmia del 1985 nacque così quello che diventerà un'icona tra i SuperTuscan: l'“Ornellaia”, messo in commercio tre anni dopo, nel 1988. Con l'inaugurazione dell’azienda, l'enologo di fama mondiale, Michel Rolland, inizia a occuparsi della parte tecnica di cantina. Successivamente, negli anni ‘90 nascono le altre due etichette: "Le Volte" e "Le Serre Nuove". Agli inizi del 2000, Robert Mondavi, il grande produttore californiano, acquisisce la Tenuta, cedendone poi il 50% alla Marchesi de' Frescobaldi, che acquisterà l'altro 50% solo tre anni più tardi. La fine degli anni 2000 vede anche la nascita dell'etichetta "Poggio alle Gazze", che sarà seguito dal selezionatissimo vino da vendemmia tardiva "Ornus", ottenuto da uve di petit manseng lavorate in purezza. Una cantina mitica, quindi, alla quale va il merito di aver scritto la storia di Bolgheri. Con quasi cento ettari vitati, ai quali se ne aggiungono altri tredici in affitto, alla Tenuta Ornellaia ci si focalizza da sempre su un solo e unico obiettivo: la qualità. Tutte le decisioni, tutte le scelte, tengono conto di ogni minimo e più piccolo dettaglio, e dalla vigna all’imbottigliamento finale, non sono ammesse scorciatoie. Durante la vendemmia, vengono selezionati e raccolti solamente i grappoli più pregiati ed equilibrati, successivamente in cantina lavorati in maniera separata, in base al cru di provenienza. Poi un anno di riposo in botte, e a seguire la composizione del blend: tutto è volto a esaltare ogni più piccola sfumatura del terroir, e a valorizzare l’espressione di ogni singola annata, sempre nel rispetto della continuità di quello che può essere considerato lo “stile Ornellaia”, sinonimo di esperienza, competenza e determinazione, che al calice si traducono in complessità ed eleganza difficilmente eguagliabili
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