Delle cinque sottozone denominabili Cannubi, San Lorenzo è il vigneto più piccolo di proprietà della famiglia Ceretto con una superficie complessiva di poco inferiore a 2,5 ettari. Il Barolo Cannubi riflette lo stile più tipico del virtuosismo e dell'aristocrazia del vino. Un naso etereo con aromi di rosa appassita è accompagnato da una leggera fragranza di sottobosco, rendendolo estremamente equilibrato e rotondo
L'unicità
Formalmente nasce prima Cannubi e poi il Barolo: il confronto con la storia, dunque, passa imprescindibilmente attraverso questi filari. Ci è sembrato naturale, all’inizio degli anni duemila, cogliere al volo l’occasione di acquisire uno spicchio di questa collina e assicurarci un dialogo unico con le radici di questo territorio
Il Cannubi San Lorenzo
Il Cannubi-San Lorenzo è la parte più alta della collina dei Cannubi e ne possediamo il bricco. E’ una parcella caratterizzata da una microscopica estensione: esposta a est/sud est conta appena un quinto di un ettaro ed è coltivata in maniera ancestrale, senza alcun supporto meccanico. Vanta un corpo centrale reso peculiare dalla presenza di ceppi vecchissimi. Raccogliamo poche e preziose uve da questi filari, le vinifichiamo in maniera tradizionale e lasciamo che il risultato affini in bottiglie di grande formato per dieci anni almeno. Nel bicchiere il vino mostra una complessità fuori dall’ordinario: l’olfazione è raffinata, caleidoscopica, punteggiata da note di spezie e arancia; la bocca è fine e classica: un gancio con la terra di Langa. La lunga permanenza in vetro ogni volta sembra aprire uno spiraglio, ci lascia guardare dal buco della serratura, ma c’è ancora tanto da aspettare. Il tempo scorre lento a Barolo.
Azienda vinicola Ceretto
L’azienda vinicola Ceretto nacque negli anni ‘30 del Novecento Riccardo Ceretto, che non possedeva vigneti, vinificava comprando uve altrui. La svolta coincise con l’ingresso in azienda dei figli Bruno e Marcello, che portavano con sé un pensiero innovativo per l’epoca l’importanza della terra. Negli anni ‘60 Bruno e Marcello cominciarono a mappare i terreni da cui venivano i vini migliori, e ad acquistare i vigneti. Dalla terra non si sarebbero più allontanati. Così ci prepariamo al futuro: la nostra famiglia è un gruppo con una visione condivisa, che prende decisioni collegiali, guidate dal rispetto per la competenza: diamo gli strumenti a chi ha un contributo da dare - all’azienda, e al territorio - per affermare la sua visione.
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