Bollicine finissime, soffici, briose, che illuminano il bicchiere di color oro. Al naso è uno scrigno ampio e variegato, con profumi fruttati di mela renetta e cedro candito, floreali di camomilla e mughetto, cui si sovrappongono affascinanti note iodate e speziate. In bocca conquista per la complessità aromatica, esaltata da una dosatura estremamente ridotta. Si fondono armoniosamente ricordi di agrumi, frutta secca e vaniglia, sorretti da una piacevole salinità. L’annata 2004 di questo grande Trentodoc risulta morbida ma fresca, tostata ma elegante, e straordinariamente lunga nel finale.
Annata 2004
L’annata 2004 è stata caratterizzata da un inverno mite e da una primavera giustamente piovosa che hanno determinato un germogliamento regolare della vite con un’ottima fertilità delle gemme. La stagione è proseguita con un’estate in cui le precipitazioni piuttosto scarse si sono accompagnate a temperature più basse della media. Ciò ha favorito la gestione agronomica dei vigneti e ha permesso di arrivare al momento della vendemmia senza problemi di sanità dell’uva. Settembre ha regalato bellissime giornate di sole, perfette per le operazioni di raccolta.
Giulio Ferrari Collezione 2004
Presentato a Villa Crespi, con un abbinamento gourmet appositamente studiato dallo chef Antonino Cannavacciuolo, il Giulio Ferrari Collezione 2004 è stato prodotto in soli 3.906 esemplari numerati e 331 Magnum. L'acquisto di questo vino permette di accedere all'esclusivo Club dei Collezionisti Giulio Ferrari, che offre ai soci una serie di esperienze e privilegi speciali.
Ferrari Trento 1902
Una cantina che non ha bisogno di presentazioni, il cui mito nasce grazie all’intuito di un uomo, Giulio Ferrari, e al sogno di creare in Trentino un vino capace di confrontarsi con i migliori Champagne francesi. Un vero e proprio pioniere, Giulio Ferrari: è lui infatti che per primo intuisce la straordinaria vocazione della sua terra, lui che per primo diffonde lo chardonnay in Italia. È così che comincia a produrre poche selezionatissime bottiglie con un culto ossessivo per la qualità. Vini che da subito entrano nel cuore degli appassionati più esigenti che mai, in Italia, avevano trovato spumanti così eleganti, fini e sorprendenti. Non avendo però figli, Giulio Ferrari cerca un successore cui affidare il suo sogno. Fra i tanti pretendenti sceglie Bruno Lunelli, titolare di una famosa enoteca di Trento. Grazie alla passione e al talento imprenditoriale, Bruno riesce in pochissimo tempo - siamo nella prima metà degli anni ’50 - a incrementare la produzione, senza mai scendere a compromessi con la qualità, seguendo quella stessa linea tracciata dal fondatore. La tradizione continua, e Bruno Lunelli trasmette la passione ai suoi figli: sotto la guida di Franco, Gino e Mauro, Ferrari diventa leader in Italia e sinonimo del brindisi italiano per eccellenza. In questi anni vedono la luce alcune delle etichette destinate a entrare nella storia: sono il Ferrari Rosé, il Ferrari Brut Perlé e il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore. Oggi, a distanza di oltre cento anni, Ferrari è sinonimo stesso dei migliori spumanti italiani. Una superficie vitata che si attesta sui centoventi ettari, per una produzione che sfiora i quattro milioni e mezzo di bottiglie all’anno: vini unici, veri e propri inni alla grandezza di una cantina senza eguali, e di un territorio - quello di Trento - che ha dimostrato di poter offrire alcune delle migliori bollicine del mondo.
*Prodotto soggetto ad esclusione da promozioni attive
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